Jacopo Sinigaglia
3°A
SCHEDA LIBRO
Titolo: "Resta dove sei e poi vai"Autore: John BoynePersonaggi: Alfie Summerfield, Margie - la mamma di Alfie - Georgie Summerfield - papà di Alfie - Joe, amico di vecchia data di Georgie.Trama: Alfie ha cinque anni quando scoppia la prima guerra mondiale.Suo padre si arruola subito nellesercito e di lui si hanno notizie solo tramite le lettere che spedisce dal campo ma che, ad un certo punto, smetteranno di arrivare. Margie deve iniziare a lavorare ed Alfie stesso dà il proprio contributo: tutte le mattine, invece di andare a scuola, va alla stazione dove fa il lustrascarpe per guadagnare qualcosa. Qui riesce a conoscere molte persone, tra le quali persino il medico di suo padre, e scopre la verità su di lui: non è in trincea ma nel letto di un ospedale per militari malati. Ecco perché non arrivavano più lettere! Alfie organizza una "missione" per andare a prenderlo e riportarlo a casa. La sua convinzione è che, solo tornando alla "normalità", suo papà possa guarire. Se non fosse per Joe, le cose andrebbero davvero male. Georgie necessita delle cure specialistiche che solo lospedale può garantirgli. Ci vorrà molto tempo prima che guarisca ma alla fine le cose si sistemeranno, tutto tornerà alla normalità e anche il sogno di Alfie si potrà realizzare.
Tematiche: la guerra, i suoi effetti sulla vita dei soldati e delle loro famiglie (il lavoro di donne e bambini, traumi fisici e psicologici sui soldati), gli stretti legami daffetto, i sospetti sugli stranieri, il trattamento verso gli obiettori di coscienza.
Frasi significative: "Che grande il mondo eh?" - dice Georgie guardando il cielo. "Secondo te anche sugli altri pianeti si odiano tutti così?"
Consigli: il libro mi è piaciuto molto perché mi ha fatto riflettere e capire, sostanzialmente, comera la vita a quellepoca. Ne consiglio la lettura a tutti perché fa riflettere sulla nostra condizione odierna: oggi noi possiamo dedicarci ai nostri studi e ai nostri svaghi senza doverci preoccupare di lavorare per il mantenimento della famiglia. Non viviamo in un periodo e in un luogo di guerra. Non dobbiamo crescere prima del tempo.Ma questo mi fa riflettere comunque: riconosciamo ed apprezziamo i privilegi che abbiamo?
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