ALUNNO Caristia Sofia CLASSE 2^ B

AUTORE: Tommaso Percivale

TITOLO: "Più veloce del vento"

CASA EDITRICE E ANNO DELLA 1^ EDIZIONE: Einaudi ragazzi, 2016

GENERE: Avventura

PERSONAGGIO PREFERITO: Il mio personaggio preferito è Alfonsina Strada, la protagonista, che è una donna veramente esistita. Lei scopre la passione per il ciclismo grazie alla bicicletta del padre e raggiunge livelli talmente alti in questo sport da diventare campionessa mondiale. I suoi capelli sono tutti arruffati e neri, come i suoi occhi. Ha una corporatura magra e forte. Il suo carattere è a volte affettuoso e a volte scontroso; ha atteggiamenti da maschiaccio. Il libro parla della sua vita, dagli 11 anni ai 22 anni.

TRAMA : "Più veloce del vento" è una storia sull’adolescenza, il viaggio e il ciclismo; è la storia vera di una ragazza che sfida il mondo intero per la sua passione, per la sua libertà. Nel mese di maggio del 1924, a Milano il ciclismo era uno sport per uomini coraggiosi, si pedalava per centinaia di chilometri su strade fangose, pericolose, polverose. Nessuna donna lo praticava, tranne Alfonsina. Alfonsina è una promessa, con le gambe infaticabili e una determinazione incrollabile; corre veloce, così tanto che sembra che voli. Il ciclismo è uno sport molto pesante, da duri, Alfonsina è una donna e il ciclismo non dovrebbe essere per lei… a quei tempi le donne venivano sottovalutate. Ma lei è come il vento, non conosce leggi né limiti e corre finché ha forza, finché le gambe reggono, finché c’è un orizzonte da raggiungere e superare; corre per vincere.

COMMENTO: per definire il libro sceglierei due aggettivi: avvincente e appassionante.

TEMI TRATTATI: Il libro tratta diversi temi: il viaggio, l’adolescenza e la passione per il ciclismo e soprattutto affronta il tema del ruolo della donna in una società ancora maschilista.

CONSIGLIO: Consiglierei questo libro ad altri perché leggendolo ti migliora l’autostima. La passione di Alfonsina Strada, il ciclismo, alla sua epoca era permessa solo agli uomini e il ruolo della donna era stare a casa, badare ai bambini e fare le pulizie…Alfonsina però era diversa e praticare uno sport tipicamente maschile fu anche una sfida nei confronti del suo tempo.

VOTO COMPLESSIVO: 9, 5

PASSO SCELTO: (I ciclisti si rivolgono ad Alfonsina): "I giornalisti si divertono a far battute, a volte anche crudeli. E lo fanno perché è così che sono i tifosi...non tutti sono brava gente…Devi ignorarli. Facci il callo. Loro credono di essere importanti per questo sport, ma non è mica vero... Siamo noi a inzuppare la terra di goccioloni, siamo noi a cadere sulle pietre e rialzarci subito per non perdere il tempo prezioso. Ma non c’ è niente da fare: sui giornali ci scrivono loro, e noi non abbiamo voce in capitolo. Potrebbero darti un nomignolo, qualcosa di offensivo. E potrebbero gridartelo dietro in qualunque posto tu vada per tutta la vita."

 

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